giovedì 22 marzo 2018

A chi (S)consiglio "Dall'altra parte"



Buona sera,
mi sono accorta, cercando in rete, che il web è pieno di "a chi consiglierei questo libro".

Io ho deciso di fare la cosa esattamente opposta, ecco infatti a chi sconsiglio la lettura del mio primo romanzo "Dall'altra parte."


A chi SCONSIGLIO "Dall'altra parte"


#1 Lo sconsiglio a chi odia i libri che si fanno leggere in fretta

In fatto di lettura ognuno ha i suoi gusti. Se sei una di quelle persone che amano "viversi" il libro per settimane o per mesi, allora questo NON fa al caso tuo. 
"Dall'altra parte" è un romanzo scorrevole che si lascia leggere in poco tempo.
Uno studio americano dimostra, cronometri alla mano, che il primato di lettrice più veloce se lo sia accaparrato una ragazza. Si dice che abbia divorato le 256 pagine in 49 minuti e 36 secondi. 


#2 Mary Sue, chi?
 Lo sconsiglio a chi ama le protagoniste bellissime e brave in tutto

Nessuno sviene al passaggio di Emma. Non è la più bella del campeggio, non è la leader del suo gruppo, non sacrifica la sua vita per salvare gli altri, non vince tutte le gare.
Insomma, la mia protagonista è una ragazza normale, una tra tante. 
Emma è fatta di sogni e di incertezze, come ognuno di noi.


#3 Lo sconsiglio a chi detesta un linguaggio semplice e sobrio

Emma è la voce narrante del romanzo, perciò la realtà è filtrata attraverso i suoi occhi. Il linguaggio rispecchia la sua personalità e la sua età. Il linguaggio è semplice, lo stile non è pomposo e il tono è frizzante e sbarazzino.

#4 Lo sconsiglio a chi non sopporta i libri con un ritmo incalzante

La vita frenetica che tutti conduciamo ci concede purtroppo poco tempo libero. Se i vostri libri preferiti sono quelli miti che si lasciano gestire facilmente, allora questo NON fa al caso vostro. 
Se amate i libri che conciliano il sonno dopo poche righe, questo ancora una volta NON fa al caso vostro. 
Uno studio americano, necrologi alla mano, ha dimostrano che nove lettori su dieci del libro in questione abbiano dimenticato, durante la lettura, bisogni vitali come dormire e andare in bagno. Fonti indiscrete, e al momento non accreditate dagli scienziati, riferiscono che una lettrice si sia addirittura fatta frullare la carne, così da non dover staccare gli occhi dal libro nemmeno per un secondo. Uno pare si sia fatto esplodere la vescica e di un paio si dice che abbiano dimenticato anche il loro nome e che siano stati avvistati mentre chiedevano ai passanti la strada per il campeggio.

#5 Lo sconsiglio a quelli che odiano emozionarsi 

A causa del poco tempo libero, oggi sempre più spesso si è soliti leggere durante i cosiddetti momenti morti. 
Ora, metti che mentre sei sull'autobus e stai leggendo "Dall'altra parte" ti venga da piangere. Piuttosto fastidioso, no? Oppure, pensa se leggendo in fila al supermercato ti cominciassero a tremare le gambe. Non va bene!
E se anche decidessi di leggere il romanzo a casa per sicurezza, sicuro di volerti emozionare? Cioè, non ti secca dover piangere e ridere per i miei personaggi? Io ci penserei bene. Anche perché se poi ti viene il crepacuore o se ti sciogli dalla dolcezza io mica te li pago i danni.

Bene, cinque punti credo siano più che sufficienti per convincerti a non comprare il mio libro. 

Ci sentiamo presto, 
Giuliana

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Grazie! <3

sabato 10 marzo 2018

#10 curiosità su "Dall'altra parte"


Ciao, oggi voglio renderti partecipe di alcune curiosità che riguardano il mio romanzo di formazione/ YA, "Dall'altra parte".

Ho dunque preparato per te una lista di #10 curiosità.



#1 L'input iniziale è arrivato in sogno

Novantanove volte su cento faccio sogni horror. Spesso però riesco a ricavare da questi spunti interessanti che utilizzo poi per le mie storie. 
Posseggo anche un diario onirico, che però per pigrizia aggiorno di rado. L'ispirazione per "Dall'altra parte" è arrivata proprio mentre dormivo. Non ricordo il sogno nel dettaglio, ormai è passato troppo tempo. Sono certa di essere riuscita a visualizzare l'ambientazione nel bosco e poco altro, comunque. 
Non era molto da cui partire, ma le immagini devono essere state abbastanza vivide da motivarmi a scriverci su qualcosa. Non ho memoria di elementi inquentanti, perciò o deve essersi trattato dell'unica volta su cento in cui faccio sogni sereni oppure devo essermi svegliata prima che il mondo intorno a me si colorasse di tinte fosche.

Parlo dell'ambientazione del romanzo sul blog Romance e altri rimedi, qui.


#2 Il titolo originariamente era diverso

Per molto tempo il titolo del romanzo è stato un altro. 
Era "I come indimenticabile" e faceva riferimento a una certa "i" incisa a fuoco in un certo posto.
[Ammicca esageratamente a chi ha già letto il libro]

Parlo di come sono riuscita a trovare il titolo definitivo e del suo significato sul blog L'inchiostro dei sogni, qui.


#3 Scrittura e riproduzioni sonore del bosco di notte

Nell'articolo pubblicato sul blog Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girl, qui, è stata caricata la playlist che mi ha accompagnato durante la scrittura. 

Tuttavia, durante la stesura del romanzo, per aiutarmi a entrare nel giusto mood, mi è capitato spesso di ascoltare riproduzioni sonore del bosco di notte. 


#4 Ho rischiato di perdere l'email della casa editrice

Mi sono accorta dell'email per puro caso e solo alcune settimane dopo averla ricevuta. Ricordo bene l'attimo di stupore e confusione di quella sera. Mi trovavo in America e mi era possibile accedere alla posta elettronica solo tramite il cellulare e usufruendo del terribile wifi del motel in cui mi trovavo. 

Spiego come è andata nell'intervista fattami da Il salotto del gatto libraio, qui.


#5 Scene scritte in posti impensabili

Durante il lungo periodo di editing ho riscritto e aggiunto parecchie scene, questo l'ho detto in diverse ossasioni. Quello che forse non ho detto è che alcune sono state scritte in posti diversi dalla mia scrivania nella mia stanza. Alcune scene sono nate nei tragitti in autobus, nell'intervallo tra una lezione e l'altra, nelle pause pranzo al ristorante in cui lavoravo e, insolito ma vero, anche durante le mie passeggiate a piedi.


#6 I capitoli non sono stati scritti in ordine

Il primo capitolo non è stato il primo che ho scritto. Anzi, a dire il vero, l'ho scritto solo dopo molti altri. 
E lo stesso discorso vale anche per altri capitoli. Spesso mi sono lasciata trascinare dall'ispirazione del momento mandando all'aria tutte le scalette, insomma. 


#7 La ricerca ha preceduto la scrittura

Prima di tuffarmi nella scrittura, ho dovuto tuffarmi nell'ambientazione. La stesura è stata perciò preceduta da un periodo di ricerca. Ho letto articoli, guardato video e contattato addirittura l'istruttore di un campeggio. Per giornate intere non ho fatto altro che documentarmi. Mi sono dovuta informare sulle attività del campeggio ma anche su sopravvivenza nel bosco e tanto altro. Ho cercato informazioni su alberi, pesci, uccelli e poi ho appreso le nozioni base su pesca, caccia, arrampicate sugli alberi. 

Poi la seconda fase è stata quella dell'immersione nel luogo. Immagini e audio del bosco mi hanno permesso di calarmi nel mondo narrativo che ho creato. Infine, l'ultima tappa prima della scrittura è stata la mappatura del campeggio di Emma. 
Ho voluto impegnarmi a immaginare ogni angolo di quel posto. Ho ricretato nella mia mente suoni, profumi, temperatura ambientale e ogni altro piccolo dettaglio come la sensazione tattile del legno ruvido sfiorato con le dita e la brezza delle sere d'agosto in campagna.  



#8 "Ho un vuoto dentro", uno dei commenti più belli

I miei beta reader mi hanno regalato tante emozioni. Sono state le loro parole a infondermi il coraggio che mi ha permesso di provarci, di provarci davvero.  
Uno dei commenti più belli è stato: "Ho un vuoto dentro". 
A pronunciarlo è stata una delle mie beta, subito dopo aver terminato il libro. 
Questa sua frase mi ha colpito e reso felice perché quel vuoto è esattamente ciò che volevo arrivasse alla fine del libro. 
Il fatto che le mie parole siano riuscite a trasmettere uno stato d'animo è qualcosa di magico che ancora stento a realizzare.


#9 Scout e beta reader tra le mie vittime

Parecchie persone sono state maltrattate per la riuscita di questo romanzo. Tra le vittime possiamo annoverare i beta reader costretti a rispondere ai miei infiniti sondaggi e gli scout pregati di verificare la credibilità di alcune scene.


#10 Casting e personaggi

All'inizio Rica ha partecipato ai casting per accaparrarsi la parte di Fiona. Non appena la sua immagine si è fatta chiara nella mia mente, però, ho subito capito che sarebbe stata perfetta nei panni di Rica. 

Sul blog My Secret Diary, qui, è possibile trovare illustrazioni dei personaggi principali, descrizioni ed estratti.



Spero che la lettura sia stata di tuo gradimento. 
A presto,
Giuliana

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domenica 4 marzo 2018

Ringraziamenti


Purtroppo non ho avuto la possibilità di inserire dei ringraziamenti alla fine del libro, però ci tenevo comunque a farli, perciò ecco.



Innanzitutto un ringraziamento speciale va a mia sorella. Hai sempre sostenuto che fossi la tua scrittrice preferita, anche quando ancora scrivevo cose molto più brutte di questa.
Senza la tua pazienza questo libro forse non esisterebbe. Grazie per essere stata sempre in grado di ridimensionare le mie paure e per aver instancabilmente prestato ascolto ai miei dubbi e alle mie ansie.
Cosa dire alla mia editor, Sara Gavioli? Come ti ripeto sempre, non finirò mai di ringraziarti. Grazie per essere stata al mio fianco durante il lungo percorso di editing e grazie per non aver smesso di starmi accanto anche a lavoro finito.  E grazie, soprattutto, per aver risposto alle mie domande disperate anche alle undici di sera.
Immancabile è il ringraziamento a Elena, Anna Maria, Tiziana e a tutti, ma veramente tutti, i membri del gruppo di mutuo aiuto. Grazie per aver letto e riletto i miei giri di bozze, grazie per i consigli. Fare questo cammino insieme ha reso tutto ancora più speciale.
Elena Grespan, grazie per aver coccolato il mio libro e per avergli riservato lo stesso affetto che riservi al tuo. Senza di te probabilmente non sarei mai arrivata fin qui, mi sarei persa per strada chissà dove.
Grazie a tutti i miei beta reader, i vostri riscontri mi hanno dato la forza di andare avanti anche nelle giornate in cui avevo voglia di mollare tutto.
Grazie alle figure professionali che mi hanno accompagnato in questo lungo cammino.
Grazie alle editor Stefania Crepaldi ed Emanuela Navone e alla agenzia letteraria il Quadrotto per le preziose valutazioni.
Grazie all'avvocato Carolina Cutolo per aver condiviso con me un po’ della sua esperienza.
Grazie a tutte le mie amiche per il loro entusiasmo. Grazie a Eleonora, Emy, Ylenia e Silvia per aver risposto ai miei infiniti sondaggi. E grazie a quelle che volevano il mio libro sui loro comodini prima ancora che avessi terminato di scriverlo.
Grazie agli scout per aver risposto ai miei quesiti durante il periodo di ricerca che ha preceduto la scrittura.
Grazie alla Casa Editrice Nulla Die per aver creduto in me.
E infine grazie a tutti i lettori che hanno deciso e che decideranno di intraprendere questo viaggio e di arrivare fino all'ultima pagina. Grazie a voi questa storia, la storia della mia Emma, vivrà al di fuori di me.

Adesso questo libro è un po' anche vostro.

sabato 3 marzo 2018

NanoWrimo: La mia esperienza





Lo scorso novembre ho partecipato al NanoWrimo, un'annuale gara internazionale che ha l'obiettivo di aiutare i partecipanti a vincere la pigrizia e a scrivere in maniera costante per un mese. La sfida è quella di riuscire a raggiungere le 50.000 parole in trenta giorni.


Nel 2017 mi sono cimentata per il secondo anno, questa volta con la gioia di risultare tra i vincitori. 





Non si vince niente di concreto, eh. 

Ma è stato bello mettersi in gioco e dimostrare a me stessa di essere capace di scrivere ogni giorno.

Nel 2016 ho partecipato con una storia distopica che poi, finito il Nano, è rimasta nel cassetto in attesa di essere ripresa e terminata. Al momento si trova ancora lì, ma spero davvero di tornare a lavorarci al più presto. 


Per tutta l'estate scorsa mi ero detta sicura di voler partecipare nuovamente al NanoWrimo e portare a termine il lavoro dell'anno precedente. A ottobre invece, a causa di numerosi impegni, mi ero convinta che non avrei partecipato.


Il due novembre, però, non ho resistito e mi sono lanciata nella folle corsa, in ritardo di un giorno, senza la programmazione che in estate mi ero promessa di fare prima dell'inizio della gara. 


Oltre alla mia improvvisa decisione di prendere parte al Nano, nonostante avessi già deciso di non farlo, un'altra scelta mi ha colto di sorpresa: quella di non terminare il lavoro lasciato a metà e di gettare le basi di un progetto a cui pensavo da circa un anno (forse anche di più) ma che non avevo ancora avuto il coraggio di iniziare.


Perché non ne avevo avuto il coraggio? 


Perché è assolutamente falso ciò che si crede, ovvero che dopo aver scritto un libro scriverne altri diventi più facile. Anzi, se è possibile, è il contrario. 


Quando inizi a scrivere il primo libro non hai idea di quanto tempo ci vorrà e di quanto faticoso sarà. Per iniziare il secondo ci vogliono coraggio, forza di volontà e pazienza.


Alla fine però ho ceduto, la storia premeva per essere raccontata e non ho potuto fare altro che assecondarla. 


Di questo progetto e dei suoi progessi te ne parlerò nel prossimo articolo.


A presto, 

Giuliana


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giovedì 1 marzo 2018

Estrazione Giveaway


Buongiorno,
la maratona è finita e adesso è ora di premiarti per la tua presenza. 
Prima, però, voglio ringraziarti.
Grazie; grazie per avermi seguito in questa corsa folle. Grazie per per essere stato sempre presente.
Semplicemente, grazie.

Grazie anche alle meravigliose blogger che hanno deciso di ospitarmi e di ospitarti sui loro blog. Senza la loro disponibilità e il loro appoggio prezioso questo tour non ci sarebbe mai stato.



Ho temporeggiato abbastanza, lo so, ti vedo già lì scalpitante. Ti lascio perciò al sorteggio.














a Rafflecopter giveaway









         Congratulazioni!!!




Caro compagno di viaggio, spero che questo faticoso vagabondare non ti sia dispiaciuto del tutto.
Prestissimo ci saranno tante novità, perciò continua a seguirmi.

Buona giornata,
Giuliana.